Allevamenti estensivi biologici, naturali aiutano non solo a produrre prodotti per noi, ma anche per il suolo e le piante!
Scopriamo come…
Perché sono importanti gli allevamenti per le coltivazioni?
Perché é importante allevare bene per coltivare bene?
I pascoli sono campi ed i campi possono essere coltivati, concimati con compost e letame bovino equini, caprino, pollina ecc… se le deiezioni di questi animali sono naturali, ricche ed equilibrate, lo saranno anche le piante cresciute con questi nutrimenti sani.
Molto logico.
Un concime dato da allevamento intensivo, trattato con antibiotici, con mangine artificiale, con integratori sintetici, non potrà che dare poi tutte queste sostanze al terreno che andrà a nutrire e dove finirà? Nelle nostre pance, nei nostri organi.
Per non parlare dell‘impatto ambientale che questo tipo di allevamenti hanno…
Sempre più aziende scelgono allevamenti naturali, estensivi, biologici.
Molte famiglie di allevatori scelgono un determinato tipo di animale molto produttivo per latte, prodotti caseari, carne (le classiche mucche Holstein per esempio) e lo fanno crescere in modo intensivo, dove gli animali non sono liberi di pascolare, dove non scelgono cosa o quando mangiare e dove il concime si accumula a terra in gran quantità e viene sparso tutto in un sol colpo sul terreno.
Ora spesso la nuova generazione, più attenta a ciò che si mangia e si produce, scelgono allevamenti di razze locali, antiche, meno produttive, facendole crescere in modo più naturale possibile, con allevamenti estensivi per avere meno prodotto, ma con maggiore qualità, pubblicizzando ai quattro venti le proprietà nutritive ed anche curative, alle volte.
Mangiare bene, significa curarsi meno,
lo abbiamo già detto.
Come sono gli allevamenti naturali? Che vantaggi hanno?
Vantaggi:
- alta qualità di vita dell’animale
- alta qualità dei prodotti caserari e della carne
- rispetto del suolo a pascolo
- alta qualità del concime prodotto dall’allevamento
- buon stato di salute psicofisico degli animali
- animali ben nutriti in modo equilibrato, senza troppe carenze e malattie
- prodotti liberi da antibiotici, sostanze sintetiche e ricchi di nutrienti naturali
- meno costi di manutenzione di stalle e mangime
- una vita meno impegnativa anche per l’allevatore!
Gli animali vivono sempre all’aria aperta, riparandosi sotto tettoie o strutture aperte per ripararsi, ma decidono loro dove e quando muoversi, dove e cosa e quando mangiare. Il pascolo non é stressato e produce (concimato in modo naturale, ricco ed equilibrato) erba, fieno di prima qualità.
Certo, gli animali vanno curati e tenuti controllati, protetti in caso di forti agenti atmosferici, ma tutto il resto lo fa Madre Natura.
Animali sani, saranno cibo sano per noi.
Ed il loro latte? Che qualità ha?
Il latte e quindi tutti i prodotti da esso derivati, hanno ottime qualità naturali, se gli animali sono stati allevati in modo naturale. Questo latte é ricco naturalmente di
- vitamine A.B.D.E
- sali minerali (calcio, potassio, fosforo, ferro, sodio ecc…)
- Omega 3 e Omega 6, acidi grassi preziosi
- acido linoleico coniugato, un acido sano che studiato ha mostrato proprietà anticancerogene e antiossidanti
un vero sano prodotto NATURALE, con aspetti nutritivi e anche antibiotici.
In reltà non é nulla di nuovo sotto il sole, ma la stressante filiera industriale ora utilizzata fa perdere tutte quelle qualità che dovrebbe avere un normale latte.
Carne di maggior qualità
Gli animali in allevamenti estensivi, cresciuti in modo naturale, pascolano felici e liberi nei prati, muovendosi molto, mangiando erbe giuste al momento giusto (é importante anche quello, per avere il massimo dei nutrienti e delle sostanze benefiche per la salute).
Gli organi, i muscoli, i nervi ecc… tutto l’organismo degli animali sarà più sano, ben nutrito e tenuto. I muscoli saranno ben sviluppati, allenati, ricchi di sostanze e quando mangeremo la carne, sarà una carne di qualità!
Un concime ed un pascolo di qualità
Un buon allevatore dovrebbe essere prima di tutto un buon coltivatore di foraggio
Gli animali liberi di pascolare nei campi, lasciano concime sparso nel prato, calpestato e lasciato a maturare direttamente sulla terra. Un buon concime, una lavorazione superficiale data dagli animali stessi é essenziale per avere poi un buon pascolo.
Un buon pascolo significa avere erbe biodiverse, fresche o essiccate in modo naturale (fieno), leguminose e graminacee, fiori ed erbe spontanee/aromatiche in quantità corrette.
Mucche, suini, ovini, pollame ecc… sono liberi di scegliere cosa mangiare, quali erbe sono più gustose in quella stagione, mangiando anche piccoli sassolini o insetti che sono comunque importanti per la dieta.
Se l’allevatore alleva in modo naturale, il pascolo si rigenera, magari aiutato anche dal suo proprietario con semi vari, concime adatto e amore per i suoi animali!
L’allevamento intensivo: una scelta che punta sulla grande distribuzione
Tutto questo non é possibile se vivono stipati in stalle, dove é solo l’allevatore a scegliere cosa dare da mangiare e quando.
Il numero degli animali che sono costretti a vivere vicini in stalle e piccoli recinti é molto alto e questo crea problemi, anche per lo stato di salute degli animali e del suolo.
Il loro pascolo é mirato, per lo più sempre lo stesso per anni, gli animali hanno numerose carenze che vengono compensate con aggiunte al mangime, spesso non di origine naturale.
Il fine di questi allevamenti é la quantità e non tanto la qualità dei prodotti.
L’animale trattato in questo modo non ha un ottimo stato di salute psicofisica e finisce spesso per ammalarsi e farsi riempire di farmaci che poi…finiranno nei nostri piatti.
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