Gestione delle fogne in passato e limiti odierni

Fogne antiche e nuove: un gran dispendio di acqua

Fogne e la loro storia con l’acqua potabile

Oggi affrontiamo un tema di cui abbiamo parlato ampiamente negli scorsi articoli.
Oggi affrontiamo la storia delle fognature ed i limiti di quelle odierne.
Purtroppo ancora troppa acqua potabile scorre nelle nostre fogne, lo abbiamo già più volte detto.
Ecco un’occasione per farsi una cultura su questo maleodorante argomento…


Fogne de Roma

Il problema delle fogne é un problema antico.

I Romani , per esempio, sono famosi nella storia per aver costruito edifici riccamente decorati, acquedotti, fontane, terme e…sistemi fognari all’avanguardia per quell’epoca.
La Cloaca Massima ne è l’esempio perfetto: costruita da millenni, ancora svolge, precisa e puntuale, ogni giorno il suo dovere.


Modello Sanitation ingleseLa Grande Puzza

Cloaca Massima a Roma-fogne storiche

Dopo i Romani, in Italia, per avere una seria ristrutturazione e un consistente sviluppo a livello nazionale del sistema idirico e fognario in modo uniforme e sistemico bisogna aspettare i primi anni del 1900 sulla scia dell’inglese Modello Sanitation.
Questo modello nacque con lo sviluppo veloce della città di Londra, a seguito della Rivoluzione Industriale che portò ad uno sviluppo pari del problema fognario fino alla fatidica estate del 1858 (denonimata l’estate della Grande Puzza), dove in pochissimi giorni il Parlamento inglese implementò un piano di sviluppo e ristrutturazione delle fogne londinesi per far fronte al preoccupante miasma che veniva dal Tamigi in secca per quella stagione e dal diffondersi di tifo e colera.
Nacquero i prodromi del Modello Sanitation, dei Crociati della Salute che furono l’esempio virtuoso per molte altre città europee.


Cosa significa Sanitation?

Questo temine significa una serie di soluzioni per la raccolta ed il trattamento degli scarichi domestici e non domestici.
Nel 1800, per combattere il diffondere di pestilenze, si pensò ad una soluzione veloce ed efficace: creare un sistema fognario che allontanasse il più velocemente possibile gli agenti patogeni contenuti nelle fogne dai luoghi pubblici e residenziali ,tramite le risorse idriche dei centri abitati (soprattutto nelle città dove c’era maggior concentrazione di persone in poco spazio). Ecco che gli ideatori e gli esecutori di tale sistema furono chiamati i Crociati della Salute, modello per molti paesi europei, Italia compresa.

Come in Inghilterra, lo sviluppo delle città in tutto l’Occidente è stato molto veloce dall’Ottocento in poi. La concentrazione di popolazione in poco spazio iniziò subito a creare problemi sanitari, come abbiamo visto per Londra.
Ogni giorno arrivavano numerose persone dalle campagne vicine che trovavano una sistemazione temporanea per vivere accanto alla città. Si iniziò a costruire senza un vero piano di gestione del territorio e questo creò immediatamente il problema dello scarico dei rifiuti umani.


Un nuovo inquinamento delle acque

Oltre allo sviluppo industriale con il suo conseguente carico di inquinamento, la concentrazione di popolazione in pochi chilometri, creò una vera bomba ecologica in pochi anni. Il rischio per la salute umana ed ambientale era evidente già alla fine del 1800 in alcuni paesi europei (soprattutto in Inghilterra): il problema era grave.
Questo portò ad un’azione veloce ed incisiva da parte della politica di allora che inizio a combattere una vera a propria crociata della salute, con grandi ristrutturazioni urbanistiche pubbliche. Si occupò di migliorare la sanità pubblica soprattutto nelle difficili zone suburbane con lo sviluppo del sistema fognario, dove tutto ciò che era scarto, acque nere, acque piovana ecc…veniva ad esser convogliato nei sotterranei dei centri abitati e portato lontano, insieme agli scarti industriali…a scaricare in mari e fiumi senza preoccuparsi di depurare l’acqua, che avrebbe finito col tempo per inquinare i territori dove quelle città e paesi erano.

Si era abbattuto il tasso di mortalità e morbosità dei cittadini, ma era iniziata l’era dell’inquinamento dell’ambiente.
L’inquinamento entrò nelle fonti di acqua potabile. Il problema era solo stato spostato, ma non risolto…


Il sistema fognario italiano nel Novecento

Fogne che scarica acqua ed escrementi in concentrazioni alte nell’ambiente naturale

L’Inghilterra fu l’esempio da seguire per poter risolvere l’annoso problema di migliorare le condizioni di salute delle classi lavoratrici nello sviluppo del dopoguerra italiano.
La riforma sanitaria del tempo mirava non solo a rinnovare e sviluppare le fogne in città e paesi, ma anche a creare bagni pubblici con WC a cascata d’acqua (quelli che tutti conosciamo e abbiamo in casa) e dare una maggior disponibilità di acqua per le utenze domestiche nei centri abitati.

Tutto questo portò ad una miglior igiene pubblica e personale, all’abbattimento di epidemie con un tenore di vita migliore e una maggiore aspettativa di vita. Fu sviluppata anche l’educazione sanitaria, insegnata nelle scuole.
Non ci pensiamo mai, ma avere l’acqua in casa, la toilette in casa é un lusso che ancora molti in Italia non avevano negli anni Settanta. Non si prendeva più l’acqua del pozzo o dalle fontane, ma scorreva liberamente dai rubinetti di casa.
Questo fu una rivoluzione domestica di grande impatto e di grande importanza sanitaria ed ambientale.


La legge che depura gli anni Settanta…

In Italia, come in molti paesi europei, bisogna aspettare la fine degli anni Settanta per avere una legge che obbliga la presenza di depuratori sia per le industrie, le attività artigianali che quelli urbani, collegati al sistema fognario.
La situazione delle acque era grave già dagli anni Sessanta, dove moltissime malattie e tumori falciavano proprio dove il benessere era arrivato così velocemente, benessere portato dall’industrializzazione di interi territori (pensiamo alla Lombardia per esempio) e dallo sviluppo dell’agricoltura industriale (pensiamo all’Emilia Romagna per esempio).
Grosse masse concentrate di rifiuti umani, di fertilizzanti chimici sui campi per aumentarne la fertilità, di rifiuti delle produzioni industriali ecc…si riversavano ogni giorno nelle acque.
I fiumi ed i laghi iniziarono ad essere popolati da schiume e coloranti sintetici oltre che da sostanze tossiche e metalli pesanti. Ed il mare iniziò a colorarsi e a schiumarsi…

Costi ecologici alti

Come abbiamo già approfondito sul nostro blog, le fogne odierne, figlie del sistema ideato e creato a cavallo degli ultimi due secoli, hanno risolto sicuramente i problemi sanitari impellenti dell’Ottocento/Novecento dati dallo sviluppo di numerosi centri abitati, ma a che costo?
Un costo ecologico molto alto, che paghiamo ora con un alto grado di inquinamento dei nostri fiumi, laghi, mari, falde acquifere ecc…

Come abbiamo appena detto, dal 1976 in poi il nostro Paese ha l’obbligo di depuratori che hanno pulito le nostre risorse idriche fino all ‘80% del carico fognario.
Purtroppo, con l’avvento di calamitosi eventi atmosferici degli ultimi anni, questa percentuale si sta abbassando e sempre più acqua inquinata, non filtrata, non depurata finisce nei bacini idrici, in laghi, fiumi, mari…mantenendo costante l’inquinamento delle acque italiane.

bomba ecologica dalle fogne


Limiti delle nostre fogne odierne

I limiti più evidenti sono diversi:

-i fanghi attivi nei depuratori lavorano male per la troppa diluizione dei rifiuti umani nei tubi fognari. Si dovrebbe favorire la loro concentrazione per poter farli lavorare con maggior efficacia

-il flusso dei residui umani non è spesso costante ed anche questo non favorisce la concentrazione che invece sarebbe necessaria per il miglior funzionamento dei depuratori

-i depuratori del nostro sistema fognario sono ormai vetusti e non capaci di filtrare acque con sempre maggiori inquinanti e con flussi non costanti. Si richiede una seria ristrutturazione degli impianti di bonifica

-le nostre fogne sono ancora miste: acqua piovana riciclabile e acque nere scorrono insieme nei tubi. Si dovrebbe costruire bacini appositi per stoccare le acque piovane che possono essere utilissime (lo abbiamo visto in un altro articolo) e tubi che separano liquami da depurare e acque meteoriche

scolmatori di piena che riversano nei bacini idrici, in caso di forti piogge, sostanze inquinanti concentrate e fanghi attivi anaerobici tossici, pericolosi per la salute umana. Forti piogge concentrate in poco tempo, fan si che non funzionino bene gli impianti di depurazione che scolano acque in eccesso fortemente inquinate cariche di fanghi e sostanze inquinanti non filtrate.

-cicli naturali di sostanze nutritive come azoto, ,fosforo, fibre di cui sono ricchi i residui umani sono stati modificati, tolti dai cicli di Madre Natura ed ora sono tutti concentrati nei tubi fognari con una carica inquinante cento volte maggiore. Gli impianti di bonifica non permettono il riuso e lo smaltimento naturale.

C’è sempre più bisogno di un intervento politico per portare questo sistema ad un passo avanti
ed una nuova sensibile coscienza
a questo impellente argomento da parte di tutti noi.
Dobbiamo sacrificare parte del nostro benessere, per ritornare ad avere un benessere naturale.



L’ impatto delle attività umane sulla Natura

Sostanzialmente il problema é che la creazione e sviluppo di questi sistemi idrici e fognari dell’Ottocento ora sta creando una BOMBA ECOLOGICA che influenza negativamente tutto il territorio circostante, anche piuttosto lontano dalle città stesse.
Madre Natura fa si che si rilascino liquami e agenti patogeni in modo diffuso nella rete naturale idrografica e con la forza della autodepurazione delle acque si bonifica, diminuendo il loro carico inquinante e tossico. Non ci sono particolari problemi di concentrazione di agenti inquinanti, anzi é favorito lo smaltimento ed il riuso dei nutrienti.

Purtroppo l’impatto delle attività umane ha distrutto tutto questo ciclo naturale. Il sistema idrico fognario concentra inquinanti e agenti patogeni. Le variazione di carico portano ad una azione depurativa inefficace ed inefficiente soprattutto nel confronto con nuovi eventi atmosferici importanti, come osserviamo negli ultimi tempi con le variazioni climatiche.
Si stanno studiando ristrutturazioni del sistema ed un maggior uso di agenti naturali di bonifica (per esempio si sta studiando la forza depuratrice dei lombrichi).

Questi problemi ed eventuali soluzioni saranno di nuovo affrontati in un altro nostro prossimo articolo sul blog, nel prossimo autunno.

Questo é ll’ultimo articolo della stagione. Ci rivediamo presto con nuovi articoli, a Novembre!

A presto!






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