Noi viviamo solo attraverso le piante!
Noi possiamo vivere senza piante? Numeri sulla nostra dipendenza dal mondo vegetale…
Con questo articolo diamo un pò di numeri per quanto riguarda la nostra completa dipendenza dal mondo vegetale. (dati anni dal 2013 al 2017)
Non tutti sanno che ….
31mila sono le specie di piante utilizzati dall’Uomo per diversi scopi
- 18mila a scopi medicinali
- 11mila come materiali tessili o edili
- 1300 per fini religiosi o sociali (compresi gli stupefacenti)
- 1600 come fonti di energia
- 4000 come cibo per animali
- 8000 a scopi ambientali
- 2500 come veleni
- Ecc…
…ma solo UN DECIMO di tutto il mondo vegetale é usato dall’Uomo per i suoi diversi usi !!
Il peso delle piante
Di tutto ciò che vive sopra la nostra Terra, le piante ne sono l’ 80% del suo peso!
Noi e gli animali siamo solo lo 0,3% della biomassa terrestre.
Veramente poco !!!
L’Uomo coltiva la terra per sfamarsi?
La risposta Vi può sorprendere…
Considerando tutto il suolo al mondo che l’Uomo usa (quindi escluse foreste ecc…),
– IL 77% DELLE TERRE AL MONDO SONO LASCIATE COME PASCOLO PER IL BESTIAME D’ALLEVAMENTO!
Purtroppo questo dato ha numerose conseguenze.
– L’80% al Mondo di uso di azoto e fosforo concentrati sono dedicati alla coltivazione di cibo per animali da allevamento. Queste alte quantità produrranno risorse naturali sempre più inquinate e tossiche.
– Il 15% di emissione di gas serra é dovuta all’attività umana sulla Terra e l’allevamento é una delle maggiori cause di emissione di questi gas. La gestione più razionale ed efficiente dell’allevamento e delle terre per il bestiame può ridurre le emissioni anche del 30%, secondo studi della FAO.
L’Uomo coltiva per lo più per sfamare animali di cui mangerà carne e prodotti derivati (latticini per esempio) e solo il 23% del restante suolo mondiale é coltivato per l’alimentazione umana.
Per coltivare foraggio e per mantenere i pascoli appetibili al bestiame, l’allevatore (che prima di essere allevatore é coltivatore di cibo per animali, ricordiamo) é costretto sempre più a usare fertilizzanti sempre più concentrati.
Le piante e l’inquinamento
1000 miliardi di alberi
é la cifra che uno studio di ricercatori svizzeri nel 2019 ha ipotizzato che devono esser trapiantati nei prossimi anni per poter assimilare gran parte l’emissione di CO2 causata dall’attività umana.
Dalla rivoluzione industriale fino ad oggi, molta anidride carbonica é stata immessa nell’aria nel mondo. Le piante sono un validissimo modo per riassorbirla, ma ci sono sempre meno foreste e grandi distese di alberi. Quindi bisogna compensare trapiantando nuovi alberi, soprattutto nelle città che sono responsabili del 75% di emissione di anidride carbonica nell’aria mondiale.
Da tempo sta nascendo una moda, coltivare nei condomini, sui tetti e sui balconi. Sempre più persone amano avere piante da orto o giardino sui loro terrazzi e…spuntano anche alveari da città! Molti fiori sono usati per attirare insetti impollinatori per nutrirli e far impollinare fiori che diventeranno frutti.
Noi coltiviamo da tempo sul nostro balcone di casa, oltre che nel nostro campo. Guardate le foto di quanta resa si può avere anche in una sola piccola cassetta di fiori!
Diamo dei numeri anche sullo stato del suolo..
L’attività umana può rende il suolo improduttivo per le piante: il problema del sale nella terra.
Ad oggi, uno dei grossi problemi dell’agricoltura é l’aumento della salinità nel suolo.
Perché ci interessa la salinità? Un suolo con un’alta percentuale di sale al suo interno é tossico e quindi non produce alcun frutto.
Si stima che PIÚ DELLA METÀ DEI SUOLI AGRICOLI MONDIALI soffra di salinità, più o meno marcata.
Le cause sono molte: maltrattamento del suolo con sostanze chimiche concentrate, piogge acide, innalzamento del mare (acqua salata che si infiltra sempre più nelle dolci falde acquifere). Si sta cercando di combattere questo fenomeno ,sempre più preoccupante, ma finora siamo inerti spettatori di questo disastro ambientale.
Vista la nostra completa dipendenza dal mondo vegetale, come mostra in breve questo articolo, é fondamentale rispettare la Natura e cercare di non stravolgere processi biologici di milioni di anni.
Ecco perché é importante l’agricoltura naturale, biologica. Coltivare biologico, in modo naturale, protegge il suolo anche da questo evento funesto.
Ecco perché terminiamo questo articolo con una notizia positiva:
SEMPRE PIÚ TERRE NEL MONDO
SONO COLTIVATE CON METODI NATURALI !
La qualità del suolo
Abbiamo già visto in un altro articolo, quanti danni al suolo e alle risorse naturali, può fare l’agricoltura industriale intensiva sfruttatrice e quanto beneficio naturale può invece portare un tipo di coltivazione più naturale e biologica.
Ora diamo i numeri sul maltrattamento del suolo negli ultimi 50 anni in Italia.
Sappiamo che più il suolo é ricco di sostanze naturali, organiche (humus, compost, concimi naturali) e più é sano e naturale. Un suolo trattato in modo rispettoso come nell’agricoltura biologico, non é un suolo degradato o soggetto a grandi erosioni.
Ora, purtroppo nel Mondo ed il Italia i dati sono questi (dati presi dalla FAO nel 2015)
- 74% dei suoli italiani ha meno del 2% di sostanza organica al suo interno
- 30 miliardi di tonnellate di terra si perdono nel Mondo all’anno per erosione idrica
- 2 miliardi di tonnellate di terra si perdono nel Mondo all’anno per erosione eolica
Se si pensa che Madre Natura impiega circa 250 anni a ricreare in modo naturale solo i primi 5-10 cm di suolo…e se si pensa che la soglia critica di percentuale di sostanza organica é di 3,5% per definire ancora una terra “naturale” e capace di autorigenerarsi, capiamo bene che é tempo di fare inversione di rotta e rispettare le risorse naturali, prima che sia troppo tardi.
Per avere un beneficio oggi, stiamo distruggendo il nostro futuro e quello dei nostri figli e nipoti e figli dei nipoti ecc…
Mai una generazione é stata così distruttiva col proprio territorio. L’esempio di Rapa Nui-l’ Isola di Pasqua é un monito per tutti.
TORNIAMO INDIETRO!
TORNIAMO A RISPETTARE MADRE NATURA!
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