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Articolo pubblicato a Febbraio 2022 su www.biorfarm.com

Cosa significa davvero lavorare in campagna e cosa comporta il mestiere dell’agricoltore?

Quanti di noi, specialmente dopo questo periodo stressante di pandemia, hanno pensato almeno una volta di cambiare vita e trasferirsi in una casa di campagna a stretto contatto con la natura? Le giornate all’aria aperta, un ritmo lento lontano dal caos cittadino, un giardino grande e campi verdi incontaminati: una vita in campagna come vero e proprio sogno bucolico di ritorno alle origini. Questa visione idilliaca della campagna ci riporta alla vita da agricoltore, che lavora all’aria aperta e si dedica ogni giorno alle coltivazioni nei campi. Ma cosa significa davvero lavorare in campagna e cosa comporta il mestiere dell’agricoltore? Cosa c’è dietro ai prodotti sani e naturali che portiamo ogni giorno sulle nostre tavole, cosa fa un agricoltore per produrli? 

Vita da agricoltore: la giornata di lavoro nei campi.

Ogni prodotto biologico porta con sé una storia di impegno quotidiano, di amore e passione che accompagna il lavoro dell’agricoltore tutti i giorni: dalla coltivazione alla raccolta, dalla pianificazione alla relazione con il cliente. Abbiamo chiesto direttamente ai nostri agricoltori bio di raccontarci la loro vita in campagna durante una giornata di lavoro, per scoprire insieme cosa si nasconde dietro ai prodotti biologici! 

articolo blogger ospite-vita da agricoltore

“Si inizia a lavorare alle 4 e mezzo del mattino, mentre se c’è la luna piena e ci sono le condizioni ideali usciamo nei campi anche prima di quell’ora: ci siamo dotati di lampadine come i minatori, per poter lavorare bene la notte. Dietro l’arrivo di un pacco di frutta c’è tantissimo lavoro, oltre ai processi di coltivazione e produzione c’è la programmazione di tutte le attività da svolgere in azienda”, ci racconta Giovanni Galante, che fa parte di Biorfarm con la sua Azienda Agricola Vito Galante.

Nella vita in campagna il suo lavoro inizia ancora prima delle luci dell’alba e continua per tutto il giorno: “di solito facciamo una pausa di un’ora a mezzogiorno e poi riprendiamo fino a quando non fa buio. Si passa da un prodotto all’altro fino a che non si è sistemato il prodotto: per esempio quando avrò finito con gli agrumi dovrò abbinare due lavori, potatura e ultimazione della raccolta. La natura va sempre avanti e bisogna starle dietro per riuscire a coltivare in modo biologico.”

Agricoltori bio e gestione delle attività agricole.

Antonella dell’Orto che coltiva susine e albicocche in provincia di Salerno, ci racconta che “le giornate di lavoro sono diverse a seconda del periodo dell’anno in cui ci troviamo. In inverno ci sono dei periodi in cui ci si dedica alle potature, alle concimazioni, alle lavorazioni della terra. Nella stagione della raccolta il ritmo cresce e la giornata, per chi è il titolare dell’azienda, non ha mai un numero definito di ore. Giornata è il nome dato alle ore di lavoro che a seconda della regione di appartenenza si chiama: “fatica” in Campania, “travagghiu” in Sicilia.”  

Oltre al lavoro nei campi, dietro la vita da agricoltore c’è tanta responsabilità legata all’organizzazione dell’azienda agricola, grande o piccola che sia, che comporta pratiche burocratiche, gestione delle attività e del personale, ricerca e studio costante.  Francesco Mazzi dellAzienda Agricola Valbindola che coltiva il grano autoctono Gentil Tramazzo in Emilia-Romagna, racconta che nelle ore serali, dopo la giornata trascorsa nei campi, si dedica “allo studio, alla ricerca e alla progettazione per nuove start up”, mentre la mattina si occupa della distribuzione della farina ai panettieri locali. Francesco si reca personalmente dai clienti per consegnare il frutto del suo lavoro, e questo è molto importante perché valorizza ulteriormente il legame con i consumatori e accorcia la filiera agroalimentare. 

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Vita in campagna e il valore delle cose semplici.

Produrre in modo biologico, al di là del lavoro concreto quotidiano, significa credere fortemente nei valori di sostenibilità e rispetto della natura. Il legame con il territorio amplifica il desiderio di far del bene all’ambiente e di garantire prodotti sani, per sé e per i clienti che li consumano, e questo è fonte di grande soddisfazione che ripaga la fatica e l’impegno del mestiere di agricoltore, nonostante le tante difficoltà specialmente legate ai cambiamenti climatici e alla concorrenza, come sottolinea Antonella Dell’Orto. 

Ciò che resta invariato della vita da agricoltore è il valore delle cose semplici: fare colazione con i propri prodotti nel caso di Francesco Mazzi che prepara ogni mattina pancake con la farina Gentil Tramazzo prima di iniziare la giornata di lavoro, e stare a “contatto diretto con l’eterno mutare delle stagioni e con il ciclo della natura”, come racconta Antonella. La vita da agricoltore è tutto questo e molto altro ancora, ed è importante riconoscere tutto il lavoro racchiuso in un prodotto biologico, anche nella sua imperfezione. Noi di Biorfarm ci impegniamo ogni giorno per sostenere le piccole realtà agricole biologiche del nostro territorio: adotta anche tu un albero da frutto e preparati a ricevere a casa prodotti biologici di qualità!

Virginia Zoli 



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